Sfide condivise per uno sviluppo sostenibile nelle scuole piemontesi
Sottoscrivi il manifesto e impegnati con la tua classe ad adottare misure a minor impatto ambientale e di risparmio idrico
• Installare filtri rompigetto ai rubinetti
• Aggiustare i rubinetti che perdono
• Installare rubinetti a pedale, che si accendono e si spengono a comando
• Installare lo sciacquone a due tasti
• Installare impianti per il riciclo e il filtraggio dell’acqua piovana per il suo riutilizzo nell’irrigazione di orti scolastici o pulizie
• Installare fontanelle di acqua potabile nelle scuole se l’acqua fornita dall’acquedotto non soddisfa certi requisiti
• Usare l’acqua che avanza a merenda o a mensa per annaffiare le piante, se presenti in aula/scuola
• Educare ad un utilizzo parsimonioso della carta e insegnare a riutilizzare lo stesso foglio di carta per più cose
• Incentivare l’utilizzo di quaderni e risme di carta riciclata o certificata FSC
• Mettere da parte la carta usata e che non serve più e riutilizzarla per lavori creativi (es. cartapesta)
• Usare i fogli fronte-retro e fare le fotocopie fronte-retro
• Usare gli stessi libri per più cicli scolastici
• Utilizzare libri e risorse didattiche digitali
• Stampare solo se strettamente necessario
• Ovviamente, rispettare la raccolta differenziata della carta
• Ridurre il consumo di carta colorata, plastificata o lucida, in quanto è difficilmente riciclabile
• Nei bagni pubblici utilizzare solo carta igienica riciclata e contro lo spreco di carta igienica adottare dei sistemi di dispensazione carta a taglio automatico
• Se possibile, sostituire gli asciugamani di carta con gli asciugamani elettrici: zero rifiuti, maggior igiene, minor consumo di energia a parità di materia prima utilizzata
• Fare la raccolta differenziata in classe. Servono cestini dedicati in ogni classe
• Se c’ è la raccolta differenziata, farla bene, rispettando la divisione dei materiali
• Fare corretta informazione sull’importanza della raccolta differenziata
• Usare una borraccia per l’acqua invece delle bottiglie di plastica usa e getta
• Evitare prodotti usa e getta e riutilizzare gli oggetti più volte (es. bottiglie, buste)
• A mensa non usare piatti e bicchieri di plastica usa e getta
• Usare meno oggetti di plastica
• Utilizzare il più possibile materiali riciclabili
• Offrire un menù opzionale a base di verdura (vegetariano) oltre al menù standard. Inoltre, all’interno del menù standard, sostituendo almeno una volta alla settimana un menù a base di carne con un menù a base di verdura permette di risparmiare moltissima acqua: in questo caso un 77% di acqua in meno
• Il menù standard offerto nelle mense dovrebbe essere basato sulla Dieta Mediterranea dove i legumi sono i protagonisti del pasto
• Coinvolgere i bambini, i genitori, i lavoratori, tutti quelli che fanno parte del mondo delle mense, affinchè un’ alimentazione vegetariana sia ampiamente accettata e condivisa e quindi adottata nelle mense
• L’adozione di stoviglie riutilizzabili ha il duplice effetto sia di ridurre il consumo di plastica che di rifiuti che andranno a smaltimento
• Incentivare la riduzione degli sprechi di cibo nelle mense e riutilizzare la frazione umida come compost per gli orti scolastici o per chi ne avesse bisogno
• Incentivare l’uso di tovaglioli e fazzoletti di stoffa (personali) lavabili: durano di più e si consuma meno carta
• Se la qualità dell’ acqua dell’ acquedotto lo permette, promuovere l’uso dell’acqua del rubinetto da predisporre in brocche sui tavoli e disincentivare l’uso delle bottigliette d’acqua
• Se lo spazio esterno della scuola lo consente, promuovere la realizzazione di orti scolastici
• Creare reti con i piccoli produttori locali per l’approvvigionamento di materie prime locali, stagionali e possibilmente biologiche
• Promuovere percorsi di educazione alimentare per avvicinare gli alunni a cibi più vari, sani, naturali, a filiera corta o del commercio equo e solidale
• A merenda snack a base di frutta di stagione, prodotti fatti in casa e yogurt, ed evitare cibi processati mangiare frutta di stagione, dolci fatti in casa o yogurt invece che prodotti industriali
• Avere uno spaccio o la consegna quotidiana o un distributore automatico di prodotti biologici e a filiera corta e senza imballaggio inutile
• Disincentivare l’uso di cibi incartati con plastica o carta (ridurre l’imballaggio), a favore di contenitori riutilizzabili
Il Manifesto delle Scuole per l’Acqua racchiude le sfide che guidano il percorso di sviluppo sostenibile intrapreso dall’Istituto Comprensivo Bossolasco-Murazzano.
Nato dal progetto “Rete Scuole per l’Acqua - Sfide locali alla crisi climatica”, promosso dall’associazione italiana Source International Onlus e sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, questo documento si rivolge a tutti i Dirigenti Scolastici degli Istituti Scolastici nel territorio piemontese, con particolare riferimento alle Langhe e Roero, e fornisce comportamenti, linee di azione, strumenti e idee di risparmio idrico e ambientale, per generare un impatto positivo dal punto di vista ambientale e sociale in territori sempre più vulnerabili alla siccità e agli eventi climatici estremi.
L’organizzazione meteorologica mondiale ha classificato il territorio piemontese come la zona d’Europa con il maggior deficit di pioggia e neve dove negli ultimi anni viene ripetutamente emanato lo stato di emergenza per siccità con sempre più comuni costretti a fornire acqua ai propri cittadini attraverso le autobotti.
L’assenza di precipitazioni colpisce l’equilibrio ambientale e faunistico di interi territori, mettendo inoltre a rischio l’intera filiera agroalimentare. L’adozione di strategie di adattamento può avvenire su diversa scala, ma in questo contesto è importante iniziare dai giovani e renderli consapevoli delle problematiche e pronti ad adeguare alcuni aspetti del loro stile di vita. Se da un lato i giovani sono promotori del cambiamento, dall’altro risultano i principali soggetti impattati dagli effetti dei cambiamenti climatici, così come evidenziato dal General Comment n°26 del Comitato delle Nazioni Unite approvato a febbraio 2023.
L’adattamento al cambiamento climatico passa dalla consapevolezza del problema, dall’adozione di pratiche concrete, come il recupero e riuso dell’acqua e la riduzione della propria impronta idrica, partendo da piccoli gesti quotidiani. Le proposte pratiche comunitarie concrete di risparmio idrico rappresentano strategie di resilienza quotidiana in grado di incidere in maniera significativa su realtà locali.
La rete delle scuole per il risparmio idrico risulta la prima iniziativa pubblica in Italia con obiettivi di inclusione di altre realtà scolastiche con la sottoscrizione di un Manifesto. Un altro obiettivo del progetto è stata la realizzazione del Manuale del Risparmio Idrico, un materiale digitale realizzato dai ragazzi per ragazzi e insegnanti, gratuitamente accessibile a tutti, dove poter trovare progetti e idee di risparmio idrico.
Il sistema prevede il recupero delle acque piovane per l’irrigazione degli orti scolastici e per l’eventuale riutilizzo per servizi di pulizia. In quattro scuole (Lequio Berria, Murazzano primaria e secondaria, Bossolasco) dell'Istituto Comprensivo Murazzano-Bossolasco, sono stati installati dei sistemi che mediante tubi e valvole convogliano l’acqua dalla grondaia alle cisterne, ognuna del volume di 1000 litri, che dotata di rubinetto permette un facile utilizzo.
Sono stati realizzati dei percorsi formativi per studenti sulla crisi idrica e sviluppo sostenibile. Il percorso, di stampo laboratoriale offre strumenti metodologici, pratiche idee per contribuire all’educazione e alla formazione di una generazione che abbia la capacità di sentirsi parte di un pianeta con risorse limitate da tutelare e rispettare. La proposta formativa si è articolata in due laboratori di 2 ore ciascuno per un totale di 4 ore per ciascuna classe. Tale approccio permette inoltre di avvicinare gli studenti alle materie STEAM* per rendere le scienze più concrete e accessibili alle nuove generazioni. La modalità laboratoriale vuole essere un processo di inclusione, socializzazione oltre all’apprendimento, potenziamento del problem solving e stimolazione degli studenti all’intelligenza naturalistica.Tematiche affrontate nei laboratori:
• Il problema della siccità inteso come evento climatico estremo e possibili strategie di mitigazione e resilienza.
• Cos’è l’impronta idrica e come calcolarla.
* Science (scienza), Technology (tecnologia), Engineering (ingegneria), Art (arte) e Mathematics (matematica)
Alla conclusione del percorso formativo è stata lanciata la sfida ambientale fra le classi “Fino all’ultima goccia”, sulle strategie quotidiane di risparmio idrico. Le 16 idee e progetti sviluppati fanno parte del Manuale del Risparmio Idrico di buone pratiche quotidiane consultabile QUI dove ogni materiale (video e poster realizzati dagli alunni) è accompagnato da una scheda tecnica descrittiva disponibile in una versione stampabile per una facile condivisione del Manuale con cittadini, famiglie e scuole. Tramite l’iniziativa “Fino all’ultima goccia” gli studenti sono stati stimolati a ideare e progettare soluzioni per il recupero e riutilizzo dell’acqua permettendogli di dare spazio al loro ruolo di protagonisti della transizione ecologica, permettendogli di comprendere le connessioni esistenti tra problematiche ambientali e stili di vita per giungere all’impegno personale e all’azione informata.Questo percorso ha permesso agli studenti, nuovi cittadini, di conoscere come le problematiche globali hanno ripercussioni locali e consente loro di saper agire nella realtà territoriali con occhi nuovi e spirito critico e attivo ricalcando il motto “Pensare globale, agire locale”.
La sfida ambientale rappresenta un momento di riflessione collettiva sulla problematica della siccità e soprattutto è un momento educativo basato sul lavoro di gruppo.
Il Manifesto “Rete Scuole per l’Acqua” è stato creato per promuovere una mobilitazione scolastica al risparmio idrico che sia più ampia possibile sul territorio delle Langhe e Roero, e non solo, e che veda impegnate le scuole piemontesi sia in azioni strutturali che in attività formative.
• Salvaguardia delle risorse naturali
• Promozione e tutela dei diritti umani
• Cooperazione allo sviluppo
• Interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio
• Formazioni e progetti di educazione ambientale nelle scuole